Nella colorazione tendo ad utilizzare il kit aquash come strumento principale, mescolandone i colori ed eventualmente arricchendo la colorazione con radiant e copic.
Questa volta invece ho scelto di realizzare l’intera colorazione solo con matite acquarellabili (Staedler e Caran d’Ache) e gessetti acquarellabili (Caran d’Ache), aggiungendo delle punte di bianco con un acquarello in tubetto (Pentel).
In questo caso volevo rendere un effetto sepia, pertanto ho inchiostrato il disegno, realizzato su carta con grammatura 300g/m², con i multiliner sepia della Copic.
Stendere il colore direttamente con la matita o con il gessetto può alle volte lasciare tracce non omogenee.
Per questo personalmente preferisco sempre utilizzare pennelli ad acqua, come l’aquash Pentel o Kuretake, insieme ai colori ad acqua.
L’aquash risulta particolarmente comodo se volete prima impregnare d’acqua una parte del disegno da colorare in modo uniforme, come i capelli del personaggio femminile di quest’illustrazione.
Inoltre questo metodo rende più semplice sfumare le varie tonalità di colore. Ad esempio nel nastro che incornicia il personaggio maschile ho scelto di unire rosso scuro e azzurro. Dopo aver bagnato l’area con l’aquash ho steso il rosso a partire dagli angoli, interrompendomi a circa un terzo della lunghezza totale e lasciando in bianco la parte da riempire con l’azzurro, che ho passato a partire dal centro verso l’esterno, fino a farlo sovrapporre leggermente con il rosso. Ho ripetuto il processo fino ad ottenere il risultato voluto, cercando di bilanciare i due toni e di sfumarli delicatamente.
Ho seguito la stessa modalità anche nel colorare le rose e gli altri elementi la cui sfumatura volevo fosse più regolare. In alcuni casi ho lasciato asciugare il colore creato mescolando le matite, per poi stendere sopra quello creato mescolando i gessetti. In questo modo all’interno dello stesso petalo, per esempio, abbiamo due toni di rosso leggermente diversi.
Naturalmente si possono mescolare anche materiali diversi tra di loro e l’effetto è particolarmente interessante, ma dipende da che tipo di colorazione avete in mente.
I gessetti e le matite che utilizzo di solito sono piuttosto leggere come saturazione e quindi si adattano ad un’immagine come quella mostrata in questo caso. Proprio per questo stavolta mi sembravano fuori luogo i toni più vibranti, come quelli che si possono facilmente ottenere dai radiant, anche se mescolati con i colori principali dell’illustrazione.
I capelli sono realizzati con uno stile abbastanza piatto e in entrambi i personaggi si distinguono facilmente sia i vari passaggi che i vari colori.
Quanto all’ordine di colorazione, sono partita dalle basi della pelle e dei capelli, per poi passare alle rose e ai petali. Tendenzialmente è bene partire dalle aree più chiare e andare man mano scurendo, specialmente nel caso dei colori ad acqua, che sbavano facilmente. Tuttavia, trattandosi dell’elemento chiave del disegno, anche se le rose erano più scure rispetto allo sfondo volevo assicurarmi che non risultassero sbilanciate.
Prestate sempre attenzione ai dettagli e divertitevi a mescolare colori apparentemente poco compatibili, come nel caso della colonna di marmo sulla destra del disegno. Non sempre sarà un successo, ma è importante non porsi limiti da soli quando si sperimenta con la colorazione. Può essere utile anche servirsi di fluidi mascheranti come quello che ho presentato all’inizio dell’articolo, per isolare aree dell’illustrazione che volete ‘proteggere’ dal colore – soprattutto in caso di acquarelli, che spandono facilmente.
Ecco il risultato finale. Buon lavoro a tutti!