Per inchiostrare un disegno da colorare a copic o acquarelli, si possono usare diversi metodi:
O si sceglie un inchiostro resistente ad acqua e/o alcool (in questo caso consiglio il Black Ink della Kuretake), o si usano matite non cancellabili, o ancora si possono scegliere dei pennarellini appositi, come i multiliner copic.
La comodità di questi ultimi è l’ampia gamma di toni e di punte disponibili e la possibilità di ricaricare quelli della serie “Liner SP“.Io tendo ad usare principalmente i colori seppia, nero e grigio, perché fanno risaltare i tratti senza appesantirli troppo.
Un altro prodotto della Too Marker (casa produttrice dei copic) che mi piace usare è la “copic drawing pen”.
La struttura è quella di una penna stilografica, con inchiostro resistente ad alcool e acqua e la punta simile a quella di un maru-pen.
Il vantaggio di questo tipo di strumento, rispetto al multiliner classico, è che la punta a pennino permette una maggiore variazione di tratto, senza bisogno di passare da un pennarellino all’altro. Naturalmente con questo tipo di pennino sarà difficile realizzare tratti particolarmente ampi, o le campiture, per le quali ci si può avvalere o di una punta come la 0.3, 0.5, 0.8 del multiliner, oppure di quella a pennello.
In ogni caso ricordate che potete tracciare la lineart anche a colorazione completata, in modo da essere sicuri al 100% che l’inchiostro non sbavi e che si mantenga saturo. Potete anche scegliere di usare un solo tono per la quasi totalità dell’illustrazione e di evidenziare solo alcuni dettagli con uno strumento diverso. Ecco qui qualche esempio di lineart tracciate con multiliner differenti, in stadi diversi di lavorazione.
Multiliner utilizzati: grigio (mano e profilo), ciano (capelli), blu (firma e dettagli), seppia (Pollicina, pizzo). Aggiunti dopo la colorazione.
Multiliner utilizzati: nero (inchiostrazione complessiva), seppia (mela e arcolaio, in alto a destra e sinistra).
Multiliner utilizzati: copic drawing pen seppia (inchiostrazione complessiva), multiliner brush-s seppia (ombre e capelli).
Insomma, ricordatevi sempre che potete rendere più interessante un’illustrazione anche in base a come – e con cosa – realizzate la lineart. Buon disegno a tutti!