Il Covo del Drago, namenote

Il Covo del Drago – Fasi di lavoro

Oggi parleremo delle fasi del lavoro con le quali viene realizzato un fumetto. È molto importante organizzarsi e suddividere le fasi di creazione  se si vuole essere professionali.
La prima fase riguarda la storia. Per quanto riguarda Il Covo del Drago, nella sceneggiatura sono stata aiutata dagli insegnanti dell’Accademia Europea di Manga. È una delle fasi più importanti e sicuramente tra quelle a cui si dedica più tempo. In effetti, è difficile strutturare una storia che “quadri”, possa interessare il pubblico e, in questo caso, riesca a toccare alcune tematiche importanti. La trama dev’essere avvincente, tenere il lettore incollato al libro, ma soprattutto comunicare un messaggio.
Questa fase può essere realizzata in diversi modi, ma il più rapido è quello di redigere la trama direttamente sotto forma di sceneggiatura, in modo da poter passare subito al namenote. Altrimenti, bisognerà aggiungere una fase di lavoro successiva a questa prima in cui si trasformerà la versione scritta della storia in sceneggiatura.
Namenote
Il namenote del Covo del Drago

La seconda fase è disegnare il namenote (o storyboard). Anche questa fase è molto lunga, perché bisogna fare estremamente attenzione all’impaginazione, alla vignettatura, alle inquadrature e al ritmo della storia. Dal momento che per Il Covo del Drago non ero da sola a curare la storia, il mio intervento è iniziato più pesantemente in questa fase. Ad intervalli regolari, mi veniva inviato un pezzo di sceneggiatura (che di solito corrispondeva ad una scena completa) ed io lo trasformavo in immagini, lavorando molto sulle inquadrature ed il ritmo. All’inizio era molto difficile capire quali immagini scegliere e in quali vignette disegnarle; mi è successo spesso di rifare molte volte la stessa scena per allungarne il ritmo (avevo la brutta abitudine di sintetizzare troppo).
Devo dire che questo processo è stato estremamente lungo, a volte snervante, ma allo stesso tempo utilissimo. Mi sono resa conto che pian piano avevo acquisito dei meccanismi che funzionavano: avevo capito qual era il modo giusto di interpretare questa storia e a partire da quel momento mi sono velocizzata moltissimo!

Per molte persone questa fase può sembrare come un lunghissimo tunnel del quale non si veda l’uscita, ma vi assicuro che se la affrontate con determinazione e cura, la fase successiva diventerà una passeggiata.
Inchiostrazione
Inchiostrazione

La terza fase, nel mio caso, è stata di correggere insieme allo sceneggiatore tutto il namenote. Dopodiché, ho potuto iniziare le tavole vere e proprie! Per questa quarta fase non ho molto da dire, se il lavoro sul namenote è stato fatto correttamente e con precisione, è sufficiente riprodurre sul formato B4  quello che si era previsto.

Dopo aver disegnato, inchiostrato e retinato tutto (rigorosamente a mano), ho inviato le tavole alla casa editrice per la scansione e l’impaginazione.
Entriamo qui nella sesta fase, che purtroppo spesso viene ignorata, ma che è essenziale per poter presentare un prodotto di buona qualità. In effetti, per quanto si possa riflettere al bilanciamento di una tavola, a che effetti realizzare e a quali retini applicare, a volte capita che la resa finale in stampa non sia ottimale, o che il susseguirsi di alcune trame sia più pesante del previsto. Per questo motivo, dopo aver inviato le tavole alla casa editrice, la mia insegnante in Accademia ha esaminato il lavoro finito e me l’ha rinviato per poter apportare alcune correzioni e miglioramenti in digitale.
Creare a mano gli effetti con i retini (nuvole) non ha prezzo!
Creare a mano gli effetti con i retini (nuvole) non ha prezzo!

 

L’ultima fase per me è stata quella della copertina. Molte persone pensano che si debba partire da questa, ma è davvero l’ultimo dei disegni che si fanno per un fumetto. La copertina ha uno scopo comunicativo, deve attirare l’attenzione ed essere esteticamente curata. È importante realizzarla al meglio delle proprie capacità e in armonia con l’atmosfera del manga e in accordo con i tecnici della tipografia.

Una delle splendide tavole colorate a mano
Una delle splendide tavole colorate a mano

Il mio lavoro era terminato, ma dietro alla creazione del Covo del Drago ci sono altri segreti. Primo fra tutti, la realizzazione di diverse tavole a colori! In effetti, mentre io mi occupavo dell’inchiostrazione, una persona piena di talento colorava a mano con matite, acquerelli e pigmenti una trentina delle tavole finite. In uno dei prossimi articoli o aggiornamenti sulla mia pagina, parleremo anche di questo.
Un’altra fase, anch’essa estremamente importante, è stata quella dell’inserimento di testi ed onomatopee. In genere, le onomatopee sono disegnate dall’autore ed inserite direttamente sulle tavole o aggiunte in seguito. In questo caso, così come per i testi, ad occuparsene sono stati lo sceneggiatore e l’editore.

Tutte queste fasi sono importanti per la realizzazione di un fumetto e bisogna dedicare a ciascuna il tempo necessario per completarle con cura. Io ho avuto la fortuna di lavorare con persone competenti dalle quali ho imparato moltissimo durante questi anni e che voglio ringraziare per la loro pazienza e disponibilità, ma sopratutto perché insieme a me hanno creduto in questo progetto fino alla fine, nonostante tutte le difficoltà che abbiamo potuto affrontare.

Antonella Capolupo

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