Nel post di oggi farò vedere le varie fasi di lavorazione per un’illustrazione. Naturalmente l’ordine che ho seguito è quello che, in questo caso, è risultato più comodo per me.
Iniziamo con la lineart, realizzata su carta da acquarello Sennelier pressata, 300g e inchiostrata con Multiliner Copic color nero, grigio e verde scuro. I colori che andrò ad utilizzare sono quelli del set Aquash della Pentel, i Radiant della Dr.Ph.Martin’s e matite acquarellabili Staedtler.
Fase 1: lineart. Fase 2: base e prime ombre della pelle. All’inizio di questa fase è da stabilire la direzione della luce. In questo caso proviene da sinistra, da metà altezza. Fase 3: Base dorata del vestito e della fascia per capelli (ragazza a destra). Per comodità chiameremo A la ragazza a sinistra e B quella a destra.
Fase 4: Base delle calze e delle scarpe della ragazza a destra, base dell’abito di A. Fase 5: Dettagli in verde scuro sulle ombre dorate. Fase 6: Base violetta dei capelli dei A, secondo passaggio di verde sul vestito dorato e sulle calze di B.
Fase 7: Con il marrone stendo la base dei capelli di B, cercando di seguire il movimento delle ciocche, e aggiungo un tono castano ai capelli di A. Fase 8: Scarpe di entrambi i personaggi vengono dettagliate in questa fase, così come la base degli occhi di B. Fase 9: Aggiungo del nero ai capelli di B, ne ritocco e scurisco gli occhi e stendo la base per quelli di A.
Fase 10: Base non omogenea di verde per il prato. Fase 11: Inizio a creare dei punti rossi di grandezze differenti per rappresentare i papaveri. Fase 12: Ecco il campo una volta terminato.
Fase 13: Prima di iniziare a colorare il cielo, traccio con un liquido mascherante la forma approssimativa delle nuvole, facendole convergere verso il centro dell’immagine. Fase 14: Lasciando il colore più intenso nella parte superiore, stendo la base del cielo.
Inoltre provo l’ebbrezza di rovesciare mezza boccetta di Radiant sul tavolo e sul foglio. Per fortuna trattandosi di pigmenti a base d’acqua basta spanderli con cura e/o coprirli in seguito con il bianco.
Aggiungo qualche dettaglio con una penna a gel bianca Misnon ed ecco il risultato finale:
Molto spesso, colorando a Copic, capita di utilizzare dei toni un po’ troppo accesi, specialmente se non si posseggono i colori giusti. Correggere i toni al pc è facile una volta scansionato il disegno, ma come fare se non si ha questa possibilità, e senza dover comprare per forza decine di pennarelli? Andiamo a vederlo insieme.
Questo personaggio ha la pelle azzurra, un colore di per sé molto acceso. Vediamo come desaturare un pochino il colore.
Vi ricordo che uno dei pregi dei Copic è che sono sovrapponibili. Per fare le ombre o le luci quindi non c’è bisogno di utilizzare le stesse tonalità di colore, si possono ottenere degli effetti molto belli anche sovrapponendo colori che a prima vista non c’entrano nulla l’uno con l’altro.
Andiamo quindi a rendere meno azzurra questa pelle. Prendiamo il C3, che è un grigio freddo, e passiamolo su tutte le zone in ombra (che abbiamo già realizzato precedentemente) della pelle.
Una volta terminato questo passaggio, prendiamo il W5. E’ sempre un grigio, ma è più scuro del C3. Inoltre, a differenza di quest’ultimo, è un grigio caldo, che ben contrasta con l’azzurro della pelle. Passiamo il W5 sempre sulle zone in ombra del disegno, ma realizzando ombre più piccole e più nette.
La mano in primo piano del personaggio è terminata. Vedete che differenza rispetto al volto e all’altra mano?
Vediamo ora come appare il personaggio dopo che tutta la pelle è stata desaturata con il C3 e il W5:
Il C3 e il W5 si applicano bene a qualsiasi colore, infatti io li utilizzo quasi su ogni cosa che faccio. Continuiamo per esempio con i capelli:
Nel caso dei capelli ho utilizzato dei colori di base già poco accesi di loro, quindi l’effetto del C3 e del W5 si vede poco. Non si può dire lo stesso, invece, della maglia, per la quale ho dovuto utilizzare dei colori molto “sparaflash” (perché avevo solo quelli).
Prima del C3 e del W5 Dopo il C3 e il W5
Come vedete in questo caso la differenza è notevole. Continuiamo con la giacca del personaggio:
Anche nel caso della giacca, il C3 e il W5 hanno fatto una grande differenza.
Vi saluto mettendovi l’illustrazione del personaggio scansionata e corredata di alcuni effetti digitali. Buon divertimento!
Per inchiostrare un disegno da colorare a copic o acquarelli, si possono usare diversi metodi:
O si sceglie un inchiostro resistente ad acqua e/o alcool (in questo caso consiglio il Black Ink della Kuretake), o si usano matite non cancellabili, o ancora si possono scegliere dei pennarellini appositi, come i multiliner copic.
La comodità di questi ultimi è l’ampia gamma di toni e di punte disponibili e la possibilità di ricaricare quelli della serie “Liner SP“.Io tendo ad usare principalmente i colori seppia, nero e grigio, perché fanno risaltare i tratti senza appesantirli troppo.
Un altro prodotto della Too Marker (casa produttrice dei copic) che mi piace usare è la “copic drawing pen”.
La struttura è quella di una penna stilografica, con inchiostro resistente ad alcool e acqua e la punta simile a quella di un maru-pen.
Il vantaggio di questo tipo di strumento, rispetto al multiliner classico, è che la punta a pennino permette una maggiore variazione di tratto, senza bisogno di passare da un pennarellino all’altro. Naturalmente con questo tipo di pennino sarà difficile realizzare tratti particolarmente ampi, o le campiture, per le quali ci si può avvalere o di una punta come la 0.3, 0.5, 0.8 del multiliner, oppure di quella a pennello.
In ogni caso ricordate che potete tracciare la lineart anche a colorazione completata, in modo da essere sicuri al 100% che l’inchiostro non sbavi e che si mantenga saturo. Potete anche scegliere di usare un solo tono per la quasi totalità dell’illustrazione e di evidenziare solo alcuni dettagli con uno strumento diverso. Ecco qui qualche esempio di lineart tracciate con multiliner differenti, in stadi diversi di lavorazione.
Multiliner utilizzati: grigio (mano e profilo), ciano (capelli), blu (firma e dettagli), seppia (Pollicina, pizzo). Aggiunti dopo la colorazione.
Multiliner utilizzati: nero (inchiostrazione complessiva), seppia (mela e arcolaio, in alto a destra e sinistra).
Insomma, ricordatevi sempre che potete rendere più interessante un’illustrazione anche in base a come – e con cosa – realizzate la lineart. Buon disegno a tutti!
Nella colorazione tendo ad utilizzare il kit aquash come strumento principale, mescolandone i colori ed eventualmente arricchendo la colorazione con radiant e copic.
Questa volta invece ho scelto di realizzare l’intera colorazione solo con matite acquarellabili (Staedler e Caran d’Ache) e gessetti acquarellabili (Caran d’Ache), aggiungendo delle punte di bianco con un acquarello in tubetto (Pentel).
In questo caso volevo rendere un effetto sepia, pertanto ho inchiostrato il disegno, realizzato su carta con grammatura 300g/m², con i multiliner sepia della Copic.
Stendere il colore direttamente con la matita o con il gessetto può alle volte lasciare tracce non omogenee.
Per questo personalmente preferisco sempre utilizzare pennelli ad acqua, come l’aquash Pentel o Kuretake, insieme ai colori ad acqua. L’aquash risulta particolarmente comodo se volete prima impregnare d’acqua una parte del disegno da colorare in modo uniforme, come i capelli del personaggio femminile di quest’illustrazione.
Inoltre questo metodo rende più semplice sfumare le varie tonalità di colore. Ad esempio nel nastro che incornicia il personaggio maschile ho scelto di unire rosso scuro e azzurro. Dopo aver bagnato l’area con l’aquash ho steso il rosso a partire dagli angoli, interrompendomi a circa un terzo della lunghezza totale e lasciando in bianco la parte da riempire con l’azzurro, che ho passato a partire dal centro verso l’esterno, fino a farlo sovrapporre leggermente con il rosso. Ho ripetuto il processo fino ad ottenere il risultato voluto, cercando di bilanciare i due toni e di sfumarli delicatamente.
Ho seguito la stessa modalità anche nel colorare le rose e gli altri elementi la cui sfumatura volevo fosse più regolare. In alcuni casi ho lasciato asciugare il colore creato mescolando le matite, per poi stendere sopra quello creato mescolando i gessetti. In questo modo all’interno dello stesso petalo, per esempio, abbiamo due toni di rosso leggermente diversi.
Naturalmente si possono mescolare anche materiali diversi tra di loro e l’effetto è particolarmente interessante, ma dipende da che tipo di colorazione avete in mente.
I gessetti e le matite che utilizzo di solito sono piuttosto leggere come saturazione e quindi si adattano ad un’immagine come quella mostrata in questo caso. Proprio per questo stavolta mi sembravano fuori luogo i toni più vibranti, come quelli che si possono facilmente ottenere dai radiant, anche se mescolati con i colori principali dell’illustrazione.
I capelli sono realizzati con uno stile abbastanza piatto e in entrambi i personaggi si distinguono facilmente sia i vari passaggi che i vari colori.
Quanto all’ordine di colorazione, sono partita dalle basi della pelle e dei capelli, per poi passare alle rose e ai petali. Tendenzialmente è bene partire dalle aree più chiare e andare man mano scurendo, specialmente nel caso dei colori ad acqua, che sbavano facilmente. Tuttavia, trattandosi dell’elemento chiave del disegno, anche se le rose erano più scure rispetto allo sfondo volevo assicurarmi che non risultassero sbilanciate.
Prestate sempre attenzione ai dettagli e divertitevi a mescolare colori apparentemente poco compatibili, come nel caso della colonna di marmo sulla destra del disegno. Non sempre sarà un successo, ma è importante non porsi limiti da soli quando si sperimenta con la colorazione. Può essere utile anche servirsi di fluidi mascheranti come quello che ho presentato all’inizio dell’articolo, per isolare aree dell’illustrazione che volete ‘proteggere’ dal colore – soprattutto in caso di acquarelli, che spandono facilmente.
Ciao a tutti! oggi vi faccio vedere la tecnica che io uso per colorare con i Copic Ciao. Sono bellissimi, facili da usare e sfumare. Per prima cosa, dopo aver fatto il disegno, e averlo inchiostrato, decidete quale deve essere il colore dominante (ad esempio io ho scelto il rosa/viola)
1)Fotocopio il disegno su carta spessa e decido i colori da usare
2)Di solito inizio colorando la pelle con il colore E00
3)La luce proviene da sinistra. Quindi ho lasciato sulla pelle, delle parti bianche in corrispondenza della luce
4)Procedo aggiungendo le ombre partendo dalla più chiara a quella più scura.
RV10-R20-V12
5)Proseguo sfumando il BV00 e l’RV02 sulle ali
6)Per il vestito ho usato il colore V04 e V06 sfumandoli insieme
7)Per i capelli ho usato l’RV02 per la base rosa chiaro, RV04 con il quale ho creato le sfumature e gli effetti di luce, e il BV00 per qualche ciocca in ombra
8)Ho aggiunto gli ultimi dettagli ed ecco il disegno finito 🙂