Un aspetto molto importante nella creazione di un manga è lo studio dell’ambientazione. Che si tratti di un’ambientazione inventata o realistica, la mole di lavoro non è indifferente.
RumXXX, come spero abbiate intuito anche dai precedenti articoli, è ambientato nell’epoca piratesca del XVIII secolo. Vorrei poter dire che questa scelta è nata da una grande conoscenza storica di questo periodo ma ahimé, non sarebbe la verità. In realtà ho scelto quest’epoca perché è la più caratteristica, “tipica” della pirateria. Mi piaceva l’idea delle avventure e delle scorribande, dei tesori misteriosi e delle isole maledette. Ovviamente, mi sono documentata, ma non essendo un’esperta mi scuso in anticipo in caso fossero presenti eventuali elementi anacronistici nel manga.
Inizialmente mi sono concentrata sui vestiti dei protagonisti, cercando di renderli al contempo coerenti con il tempo storico in cui la storia è ambientata e di impatto, in modo da permettere al lettore di riconoscere facilmente i personaggi.
Mentre disegnavo il namenote non avevo minimamente pensato a tutte le difficoltà che mi stavo ponendo o alla mole di lavoro che mi avrebbe colpita al momento di dover disegnare, per esempio, il galeone pirata! Questo problema è stato uno dei più seri, perché per la maggior parte del tempo i miei personaggi vivono su un galeone. Quindi, prima di poter mettere mano alle matite definitive delle tavole, ho dovuto studiarmi la struttura navale attraverso immagini, fotografie, documenti e tutto quello che potesse aiutarmi. Non potevo permettermi di raccontare una storia di pirati con dei galeoni disegnati male, non me lo sarei mai perdonata. La ricerca di riferimenti ed informazioni si è estesa non solo all’ambito navale, ma anche a tutti gli ambienti in cui i personaggi sarebbero passati a terra. Quando si inserisce uno sfondo in un manga, anche piccolo, non lo si fa per riempire lo spazio a caso. Oltre a dover inserire gli elementi paesaggistici in modo coerente, bisogna inoltre essere molto puntigliosi anche quando un determinato spazio non è più visibile nell’inquadratura. Per esempio, se decidiamo di posizioniare una sedia a fianco di una porta in uno sfondo, dovremo restare coerenti e mostrarle allo stesso modo anche da un’altra inquadratura.
Lavorare con un’ambientazione collocabile storicamente ha il vantaggio di avere la possibilità di accedere ad informazioni mirate senza dover inventare e studiare un ambientazione completamente da zero. In RumXXX, la parte complicata è stata ricostruire da immagini antiche ambientazioni credibili, come per esempio il porto di una città.
Per quanto un’ambientazione possa essere complicata, la difficoltà non sta solo nel disegnare gli elementi con la giusta prospettiva, la giusta inquadratura e con i dettagli necessari. Infatti, ad incidere moltissimo sono gli effetti dati dalle ombre rese con i tratteggi e i retini. È importante differenziare attraverso l’inchiostrazione i diversi materiali, come legno e pietra. La parte più interessante con i retini è stata la realizzazione degli effetti dell’acqua del mare (calmo, in tempesta, con delle onde che si infrangono sulla spiaggia…).
L’esperienza con RumXXX mi ha permesso di imparare tantissimo riguardo a delle ambientazioni di cui non ero esperta, superando così i limiti che avevo prima di lanciarmi nella creazione di questa storia e divertendomi nella realizzazione di questa sfida.
Caspita!!! disegnare delle ambientazioni come il mare, il porto e anche la sala d ballo, non è affatto semplice si vede che ti impegni tanto, ed è grazie al tuo impegno che riesci creare qualcosa di straordinario! vai così! 😉
Grazie mille! Continuerò a lavorare sodo!